Forra del Lupo

Data evento: 14/05/2017

forra del lupo

L’itinerario (9 km circa), ad anello, percorre, nella prima parte, il camminamento trincerato austroungarico che durante la Prima Guerra collegava Serrada e lo strategico Forte delle Somme. Lasciata l’auto presso il ristorante Cogola di Serrada, a 1250 mt di quota, si imbocca il sentiero SAT 137: l’escursione prosegue con moderato ma costante dislivello ed è priva di difficoltà oggettive, escludendo alcune brevissime deviazioni, peraltro evitabili, che portano ad ammirare l’ampio panorama da postazioni militari di osservazione o di mitragliatore. Dopo un primo tratto nel sottobosco, di media pendenza, si incontrano da subito i primi trinceramenti, che ci accompagnano fino al Forte.
Non mancano mai passerelle, gradini e protezioni in legno in coincidenza dei tratti più esposti. Dopo i primi 90’ si giunge alla Forra vera e propria (mt 1500), un breve ma spettacolare canyon naturale tra alte pareti di roccia, all’interno delle quali sono stati ricavati baraccamenti e feritorie da osservatorio. Dopo l’ultima salita, la più impegnativa dell’escursione, si raggiungono i ruderi del Forte delle Somme (mt 1660), da cui si gode un panorama a tuttotondo che dal Pasubio si estende agli Altopiani di Lavarone, Folgaria e Luserna, fino alle Dolomiti del Brenta. La discesa avviene attraverso il sentiero SAT 136, un largo sentiero che, passando accanto al rifugio Baita Tonda (mt 1604), riporta al punto di partenza.

Ambiente

Il canyon che si snoda tra alte pareti di roccia, conosciuto dai Cimbri col nome di Klebostuo (“roccia spaccata”, Wolfsschlucht, “Forra del Lupo”, in tedesco) dal 1916, in occasione della Prima Guerra, venne integrato dall’Impero Austr-Ungarico in un percorso trincerato più lungo, comprendente postazioni per osservazione e armi da fuoco, baraccamenti, gallerie, che da Serrada portava a Forte Dosso delle Somme, chiamato “Werk Serrada”. Ora allo stato di rudere, all’epoca era il più imponente degli Altopiani Cimbri e permetteva, in connessione con la trincea a precipizio sulla Valle di Terragnolo, di avere un’ampia visuale che abbracciava il Pasubio, Lavarone, le Dolomiti Trentine, il Passo della Borcola. La trincea era parte della linea fortificata, lunga 30 km, costruita dal 1908 dall’Impero e che comprendeva i Sette Forti degli Altipiani, da Cima Vezzena al Forte delle Somme, lungo la quale si combattè la “Guerra degli Altipiani”.

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