Editoriale n.3 di Monica Tasca

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Carissimi Soci e Socie,
questo mio terzo editoriale vuole essere un momento di riflessione sulla Sede Sezionale.

La mia sede del cuore, dove per la prima volta ho conosciuto il mondo CAI, si affacciava in Piazza dei Signori, salotto buono della città di Treviso.
Si apriva il balcone, che a dire il vero era un po’ storto, e si vedevano i tavolini sotto la Loggia Dei Cavalieri con i trevigiani seduti al bar, in chiacchiere davanti ad un caffè, uno spritz e un paninetto con la porchetta ad alleggerire l’atmosfera.
Piazza dei Signori brillante d’estate, avvolta dalla nebbiolina in autunno, illuminata a Natale con le luci della festa… insomma uno spettacolo.
Ma la dolce vita trevigiana e un’immobile di prestigio, anche se magari un po’ da mettere in ordine e senza parcheggio, costano e costano davvero troppo per una Sezione del Club Alpino Italiano.

L’occasione di cambiare sede è arrivata qualche anno da fa con il connubio con Fondazione Mazzotti.
Giuseppe Mazzotti, personaggio di spicco e spessore nella città di Treviso era amante della montagna e con queste parole esprimeva il significato dell’andare per i monti: “…. È una grande gioia andare a spasso per i monti e ristabilire il lungo colloquio con i silenzi delle cime che sempre ci parlano di qualche cosa di grande e di eterno che ci sta sopra….”
I locali della Fondazione ci permettevano anche di accogliere tutti i volumi della Biblioteca del Club, certamente ad oggi non debitamente valorizzati per motivi logistici, ma che avrebbero davvero bisogno di essere rispolverati e dati alla luce come valori storici e di testimonianza di un passato che può, e deve essere insegnamento per il futuro.
Buona l’occasione, buona la posizione, ottima possibilità di parcheggio, adeguati gli spazi messi a nostro servizio e quindi si decide per la nuova Sede, locali che Fondazione Mazzotti aveva a disposizione dalla Provincia.
Purtroppo l’emergenza di questi ultimi anni, l’arrivo di tanti stranieri nel nostro paese, ha portato la Prefettura dover usare parte degli spazi, che ci erano stati concessi, per altre attività.

Questo è il punto della situazione.
Ora la nostra Sede è dignitosa, ma non è una Sede di cui andare proprio fieri.

Sogno una grande sala dove poter ospitare serate di cultura, dove poter fare i nostri corsi con tante persone unite dalla stessa passione per la montagna; immagino una segreteria che non sia relegata in un sottoscala; immagino una stanzetta con la macchina del caffè ed un frigo pulito con qualche bevanda fresca, immagino un grande tavolo dove poter consultare le carte topografiche e programmare trekking e uscite… Immagino e vorrei davvero.

Ho e sto bussando con estrema insistenza alle porte dell’Amministrazione del Comune di Treviso per degli spazi in Villa Letizia.
Sarebbe veramente un luogo meraviglioso e sposato alla perfezione con la missione del nostro Club, nella natura, nella condivisione, nell’impegno sociale.
Le risposte, che all’inizio sembravano davvero molto incoraggianti, si sono arenate nel dedalo della burocrazia e delle competenze. Ma insistiamo, per non lasciare che questa opportunità possa venire sprecata e persa nel tempo, nell’orizzonte di giorni non sfruttati, mantenendo spazi non utilizzati, destinati a magazzino, usati solo per alcune ore e con la paura di condividere, mentre la mission di un’amministrazione virtuosa dovrebbe essere quella di sfruttare ogni euro impegnato nel bel lavoro di restauro fatto a Villa Letizia.

Chiedo ad ogni amico del CAI, ad ogni Socio della Nostra Sezione, di aiutarmi in questa occasione, di non lasciare intentata ogni possibilità, di percorrere ogni sentiero, anche il meno battuto, per poter essere protagonisti della nascita di un polo sociale in Villa Letizia.

Mi sono sicuramente dilungata in questo scritto e avrei tanto ancora da comunicarvi, in tentativi e idee per la sede, ma lo farò, magari personalmente con chi incontrerò in Sezione e soprattutto all’evento social di fine stagione estiva … la CAIstagnata a cui Vi invito.

Ci ritroveremo numerosi il 22 ottobre per condividere insieme una camminata, un buon pranzo, del vino nuovo e tante castagne.

Spero di avervi contagiato con la mia immaginazione, e che sia sogno comune avere una bella sede per ritrovarci più spesso, in armonia e con tante idee da condividere.
LAVORIAMO INSIEME PER OTTENERE IL NOSTRO RIFUGIO IN CITTÀ…

Buona Montagna a tutti
A presto

Monica Tasca
Presidente del Club Alpino Italiano Sezione di Treviso.

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