Da Maser alla Rocca di Cornuda

Data evento: 29/03/2020

Sui colli di Maser erano stanziate le retrovie, occupate a costruire trincee e camminamenti nel timore che gli Austro-Ungarici potessero superare il Piave o scendere vittoriosi dalle vette prealpine. Dopo la disfatta di Caporetto del 24 ottobre 1917, il Generale Cadorna decise di resistere all’avversario: Maser era a ridosso della prima linea per cui venne dato l’ordine ai civili di abbandonare tutte le abitazioni dal confine di Cornuda fino al Tempietto di Villa Barbaro. Le teleferiche, che collegavano gli osservatori con la pianura, permettevano il trasporto di viveri, armi e vari materiali. I numerosi ricoveri e gli avvallamenti che si incontrano durante i percorsi, testimoniano la fittissima rete di trincee che esistevano al tempo della guerra e che dovevano permettere un’adeguata difesa qualora le truppe nemiche avessero sfondato le nostre linee. Nella Villa Barbaro (che visiteremo) aveva sede il Comando Generale, capeggiato dal Generale Squillaci. Mentre Villa Nani, oggi sede municipale, fu attrezzata come reparto dell’ospedale da campo.

DifficoltàReferente/i
ERoberta Romanatti, Tullia Perman

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