Due note di storia

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Lo sci escursionismo è una pratica sciistica che affonda  le sue radici nella storia. Antica quanto la neve, richiama idealmente la Scandinavia e la Siberia dove nacque dalla necessità quotidiana dei popoli nordici, per spostamenti sulla neve con assi di legno ricurve ed un lungo bastone di appoggio e spinta.

La pratica sportiva dello sci moderno, sviluppata dapprima in Norvegia alla fine del 1800, si diffuse lentamente in Italia intorno agli anni ’30; dopo il boom della neve degli anni ’60 acquistò particolare notorietà, privilegiando però la specialità della discesa, già meno il fondo.

Dal 1982 il C.A.I. rese operativa una Commissione Nazionale che promosse e coordinò, con analoghe Commissioni Regionali, lo sviluppo e la pratica dello sci escursionismo. Oggi, pur tra diverse sfumature interpretative, lo sci escursionismo raccoglie un numero crescente di appassionati, provenienti dalle altre discipline sciistiche per un ricercato, migliore rapporto con la natura, che la neve intatta sembra riportare a tempi lontani. Logica prosecuzione dell’attività escursionistica estiva per la frequentazione della montagna nella veste invernale, si muove anche in parte su tracciati pistati, attraverso ambienti isolati e solitari, lontani dai clamori del turismo invernale di massa.

Pratica appagante con la quale è possibile costruire da se una propria “avventura” con la soddisfazione di raggiungere una meta prefissata, di riscoprire e valorizzare, in un rapporto più consapevole, l’ambiente alpino invernale caratterizzato da immoto silenzio e suggestiva bellezza.

La pratica dello sci escursionismo, in sé abbastanza semplice e spontanea, richiede tuttavia una serie di presupposti per affrontare con sicurezza il fuori-pista: indispensabile la tecnica sciistica su nevi variabili ed accentuati pendii da affrontare anche in discesa, le conoscenze alpinistiche specifiche sulla montagna d’inverno, sull’orientamento, sulla prevenzione dei pericoli e degli imprevisti di ogni genere.

Del resto un’adeguata evoluzione dell’attrezzatura e del livello tecnico, con la riscoperta della vecchia tecnica del telemark che ben si adatta alla discesa con tallone libero, ha consentito, senza voler sconfinare nel terreno dello sci alpinismo, di affrontare percorsi di elevato impegno.

Per consentire la necessaria preparazione anche la nostra sezione annovera nel suo organico due Istruttori I.S.F.E. che anche quest’anno organizzano corsi a vari livelli per introdurre alla disciplina e perfezionare le tecniche.

Lo sci escursionismo assume quindi un significato polivalente per offrire un diverso approccio all’ambiente alpino invernale, nella diffusa richiesta di un contatto diretto con la natura, costituendo nel contempo un ritorno al significato originario dello sci quale semplice mezzo per spostarsi sulla neve, in una nuova, originale ed appagante dimensione.

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