Da Maser al Santuario della Madonna della Rocca

Data evento: 03/04/2022

Sui colli di Maser erano stanziate le retrovie, occupate a costruire trincee e camminamenti nel timore che gli Austro-Ungarici potessero superare il Piave o scendere vittoriosi dalle vette prealpine.

Dopo la disfatta di Caporetto del 24 ottobre 1917, il Generale Cadorna decise di resistere all’avversario: Maser era a ridosso della prima linea per cui venne dato l’ordine ai civili di abbandonare tutte le abitazioni dal confine di Cornuda fino al Tempietto di Villa Barbaro.

Nella Villa Barbaro, aveva sede il Comando Generale, capeggiato dal Generale Squillaci. La stessa Villa Nani, oggi sede municipale, fu attrezzata come reparto dell’ospedale da campo.

Classica escursione di inizio stagione, di rilevante interesse storico il cui avvio è dal parcheggio della Villa Barbero di Maser (mt. 163) e per il sentiero n. 61 si raggiunge l’osservatorio di guerra Tazzer sul monte Collalto (mt. 489) e l’osservatorio Marocco sul monte Sulder (mt.472).

Da questi osservatori gli Italiani controllavano le linee nemiche disposte lungo il Piave, dal ponte di Fener fino a Nervesa della Battaglia. I numerosi ricoveri e gli avvallamenti che si incontrano durante il percorso, testimonianza della fittissima rete di trincee che esistevano al tempo della guerra, dovevano permettere un’adeguata difesa qualora le truppe nemiche avessero sfondato le nostre linee. Per il sentiero n. 77 si giunge al Santuario della Madonna della Rocca di Cornuda (mt.334).

La gestione del santuario è affidata alle missionari dell’Immacolata. Durante la Prima Guerra Mondiale, il santuario è al centro della linea difensiva realizzata dopo la rotta di Caporetto, e dal novembre 1917 fino all’offensiva sul Piave e all’armistizio si trova sotto il tiro dell’artiglieria austriaca. Fortunatamente il Rettore, la popolazione e i soldati accampati sulla Rocca riescono a mettere in salvo la statua della Madonna, le campane e gli arredi sacri. Per la discesa si segue il segnavia n. 1 fino all’incontro con il sentiero n. 59 che ci porta nuovamente al parcheggio.

Villa Barbaro fu costruita da Andrea Palladio intorno al 1560 per Daniele Barbaro, Patriarca di Aquileia. A occuparsi delle dichiarazioni fu chiamato Paolo Veronese che nel ciclo di affreschi del piano nobile realizzò uno dei suoi capolavori. La Villa nel 1996 è stata dichiarata dall’U.N.E.S.C.O. patrimonio dell’umanità.

 

C’è la possibilità di visitare Villa Barbaro costo € 9.00 / € 7.00(senior + 65 anni) oppure in gruppo (€ 7.00 con 20 persone circa) Partenza dal parcheggio Stadio del Rugby parte posteriore ore 7.30.

SalitaDiscesaLunghezzaDifficoltàDurataReferente/i
Mt 580 circaMt 400 circa16 kmE5 hTullia Perman
Antonella Danielli

Pranzo al sacco – Abbigliamento da escursionismo – Pila frontale

 

N.B. Il Protocollo CAI antiCovid ( che trovate allegato ) ci impone un numero massimo di 20 partecipanti, sono da osservare le regole del distanziamento e l’obbligo di mascherina e gel sanicante per le mani ove necessario. E’ inoltre obbligatorio essere muniti di Autocerticazione (Modulo scaricabile in allegato alla presente e disponibile anche sul sito a questo link ) compilata e firmata, da consegnare all’inizio dell’escursione.

 

Per informazioni : Perman Tullia 3470921372 – Danielli Antonella 3202147730

Presentazione in sede Villa Letizia (via A. e L. Tandura – Tv) venerdì 25 marzo ore 21.

 

Gli Accompagnatori hanno la facoltà di escludere i partecipanti che non abbiano le attrezzature richieste.Gli Accompagnatori potranno inoltre apportare variazioni all’itinerario, compreso l’annullamento, in funzione delle condizioni ambientali.

Puoi scaricare qui la locandina (pdf).

Puoi scaricare qui l’autocertificazione (pdf).

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